Cooperative sociali Bologna: ecco quali servizi offrono

L’idea di cooperativa sociale è stata introdotta negli anni Cinquanta negli Stati Uniti da sociologi come Robert Owen.

Essa prevedeva la creazione di un’associazione tra persone che si impegnavano a lavorare insieme per il bene comune, e quindi garantire le forniture di determinati beni e/o servizi a tutti i soci iscritti, comprendenti servizi socio-sanitari, oppure servizi educativi, o ancora, servizi di integrazione nella società e nel mondo lavorativo, o latra tipologia i servizi per persone svantaggiate.

La Cooperativa sociale nasce anche con l’obiettivo di assicurare una serie di servizi a sostegno dell’inserimento nel mondo del lavoro di persone in condizioni di inferiorità, quindi con uno scopo ed una propria funzione sociale.

Le cooperative sociali Bologna come in qualsiasi altra città italiana, si configurano come un’impresa sociale e possono assumere personale ed avere un loro direttivo responsabile, fiscalmente queste imprese sociali godono di determinate agevolazioni in quanto la raccolta del capitale è primariamente riutilizzato per i reinvestimenti dell’impresa medesima.

I tipi di cooperative sociali Bologna

Esistono altresì delle cooperative sociali Bologna, che vengono definite di “Tipo Misto” e dal nome stesso si evince che riunisce in sé le due tipologie che l Legge prevede per le cooperative sociali, denominate di “Tipo A” tipicamente orientate nei servizi di gestione dei servizi socio-sanitari ed educativi; e quelle di “Tipo B” che in prevalenza si interessano di attività differenziate che comprendono oltre ai servizi propri della cooperativa sociale anche delle attività di tipo industriale, o agricolo, o commerciale; con lo scopo principale dell’inserimento nel mondo lavorativo delle persone più svantaggiate.

I servizi delle cooperative di Tipo A

Generalmente le Cooperative sociali di Tipo A offrono in prevalenza servizi socio-sanitari, quali le attività e i servizi di riabilitazione; i centri diurni e residenziali per l’accoglienza e la socializzazione; i servizi domiciliari di assistenza; le attività di assistenza infermieristica.

Per la parte educativa offrono servizi come corsi scolastici; o corsi di formazione e lavoro; con platee che vanno da utenti in generale, al pubblico oppure destinati ai soci.

La Legge prescrive che le cooperative socio-sanitarie devono essere formate da soci in possesso di appropriata qualifica professionale nei settori specifici come l’assistenza agli handicappati, agli anziani, ai malati, agli inabili, e in generale per le persone bisognose di intervento sociale. 

I servizi delle cooperative di Tipo B

Le cooperative sociali etichettate di tipo B si occupano, invece, di offrire servizi di assistenza e possibilità lavorative in vari settori, da quello commerciale, a quello agricolo, industriale, e altri ancora, e hanno il loro scopo è quello di sostenere e favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di persone considerate svantaggiate.

In esse sono compresi gli invalidi fisici, quelli psichici e sensoriali, oppure ex degenti di ospedali psichiatrici, soggetti sottoposti a trattamento psichiatrico, gli alcolisti, i tossicodipendenti, i disoccupati, minori in età lavorativa ma in situazioni familiari difficili, persone detenute o internate negli istituti penitenziari, extra comunitari.

Servizi Domiciliari

Le cooperative sociali Bologna, tra le altre cose, si occupano pure di servizi di assistenza domiciliare, finalizzati alla promozione e valorizzazione delle risorse delle persone assistite ma anche di tutta la loro famiglia.

L’operatore è preparato alla cura della persona secondo e nel rispetto dei Piani di Intervento Personalizzati, che prevede l’accompagnamento, la collaborazione con i servizi sanitari e/o riabilitativi e al supporto di tipo psico-sociale con facilitazione delle attività di integrazione, conoscenza e socializzazione nel territorio.

Questi servizi sono rivolti in particolare a minori e adulti portatori di handicap di tipo grave e a persone con disturbo mentale, secondo le norme di cui alla Legge 162/98 e delle Leggi Regionali.

Le cooperative sociali che si occupano dei servizi domiciliari sono impegnate a finalizzare e sostenere gli usufruttuari nel soddisfacimento dei propri bisogni basilari che sono indispensabili e vitali per lo sviluppo delle proprie potenzialità, per garantire l’autonomia personale e ridurre i rischi di emarginazione.

Le figure professionali che intervengono, quindi il personale che la Cooperativa sociale deve reclutare per il servizio di assistenza domiciliare è costituito da un Responsabile del servizio medesimo e da altre figure professionali che sono specificatamente indicate per fronteggiare con esperienza e professionalità alle esigenze e ai bisogni di ogni utente trattato, queste figure sono lo Psicologo; l’educatore Professionale; l’operatore Socio Sanitario e quello ausiliario).

Comunità Socio Educativa Integrata per Minori

Un’altra delle attività che le cooperative sociali sono chiamate a svolgere è quella della gestione delle Comunità Socio Educative di tipo Integrato per minori.

In tale ambito sono delle strutture che accolgono adolescenti con un’organizzazione di carattere prettamente familiare in modo tale da consentire ai minori un impatto favorevole che sia il più vicino possibile al normale svolgimento della vita quotidiana.

In queste Comunità i minori si giovano di un percorso educativo mirato al raggiungimento degli obiettivi del Progetto Educativo Personalizzato.

L’équipe organizzata dalla Cooperativa Sociale agevola l’inserimento socio-lavorativo dei minori aiutandoli tramite la ricerca e l’avvio di corsi professionali nonché di inserimenti lavorativi. 

Nell’ambito della gestione di questo tipo di struttura operano gli educatori professionali che sono così distinti: il Psicologo responsabile, il responsabile della struttura, il coordinatore dell’équipe e un’ausiliaria.

Il numero degli educatori professionali può variare a seconda del numero degli ospiti.